L'idea originale di Eric Avar non era progettare una scarpa ma creare un nuovo modo di fabbricazione. Seguendo gli insegnamenti del fondatore di Nike, Bill Bowerman, Avar pianificò qualcosa d'impossibile e cercò di realizzarlo. Mentre Bowerman provava a creare una scarpa che si disintegrasse durante la corsa, l'ideale di Avar era un materiale liquido che circondasse il piede e si solidificasse per adattarsi alla perfezione. Tutto di un unico pezzo, e senza cuciture.
Per raggiungere la sua particolare visione, Avar sviluppò un nuovo sistema con l'aiuto di Advanced Product Engineering (APE), un piccolo gruppo di designer Nike che lavorava autonomamente. Al posto della classica formula in cui i diversi pezzi vengono tagliati e incollati, essi crearono uno stampo di materiale su cui veniva versato il poliuretano liquido, un materiale che fino ad allora era stato utilizzato solo nell'intersuola.
La costruzione di quelle Foamposite era più simile a una scultura che a una scarpa classica: nello sviluppo fu quindi coinvolto un alleato inaspettato, Daewoo, con esperienza nella produzione di automobili. Insieme crearono un modello che sembrava fare terra bruciata di tutto ciò che era noto fino a quel momento.
La storia di Foamposite prese due strade diverse dopo un incontro casuale con la stella NBA Penny Hardaway che riguardava la creazione di quella che sarebbe dovuta essere la sua prossima scarpa. Eric Avar gli mostrò alcuni dei modelli su cui stava lavorando, ma Penny rimase colpito dal Foamposite, anche se non era stata progettata per lui. Da allora la Foamposite divenne la sneaker successiva di Penny Hardaway.
Battezzata come Foamposite One (la prima Foamposite, ma anche il numero di Anfernee Hardaway e un riferimento al suo soprannome, Penny), Nike usò lo stesso stampo per la Foamposite Pro, che segue le linee del design originale ma evita ogni relazione con giocatori specifici. Le differenze principali sono il "Jewel swoosh" sul fianco, alcuni cambiamenti nella suola esterna e l'eliminazione dei riferimenti a Penny.
Baltimora, la città che ha provocato la rinascita dell'Air Force 1, è stata anche la prima ad adottare un modello che vedremo anche ai piedi di Jesus Shuttlesworth (il ruolo di Ray Allen in He Got Game) e di una moltitudine di giocatori della NBA. Una nuova modalità di produzione e uno stile che continuano a evolversi grazie a nuove modalità di sviluppo ed edizioni speciali. Quei primi colori, riediti come meritano i classici, rivivono adesso in una nuova combinazione.