La musica è un linguaggio nuovo e recente per te? Quando te ne sei resa conto, e come?
La musica è sempre stata un linguaggio familiare, ma parlarlo e scriverlo è una novità. Ho già frequentato studi musicali, in passato, e ho avuto amici che vedevano in me una sorta di talento, ma ogni volta che mi davano il microfono in mano non me la sentivo, o non sentivo una connessione con ciò che mi proponevano di cantare. Ho avuto una chiara visione nel momento in cui ho iniziato a scrivere e registrare le mie canzoni, due anni e mezzo fa.
Hai detto di esserti sentita vista, visibile. Come ti senti quando ti ascoltano?
Questo risale alla mia infanzia. Sono cresciuta in una piccola città vicino ad Amburgo, in Germania, dove era facile per me sentirmi al centro dell’attenzione dal momento che tutti gli altri bambini erano bianchi. Non è necessariamente un bel modo di distinguersi, ma di sicuro ho imparato a farlo. Dire cose che possano ispirare le persone a pensare fuori dagli schemi è una cosa che ho sempre sostenuto, e che apprezzo più dell'essere semplicemente vista. Le mie parole, teoricamente, potrebbero ispirare qualcun altro a cambiare il mondo.